La corsa è senza dubbio l’attività sportiva maggiormente praticata sia dagli atleti che dalla gente comune. Per svolgere al meglio questa attività e ottenere il massimo beneficio è di fondamentale importanza scegliere delle scarpe idonee, che si adattino alle esigenze di comfort dell’utente durante l’allenamento. Orientarsi nella scelta sembra piuttosto arduo, considerando che la scarpa da running è ormai un articolo di moda a tutti gli effetti e i maggiori brand di abbigliamento sportivo propongono modelli sempre più accattivanti dal punto di vista del design estetico e dell’evoluzione tecnologica delle forme e dei materiali adoperati. Vediamo nel dettaglio com’è realizzata una scarpa da running.
La tomaia
Il corpo della scarpa da running è la tomaia che, nelle calzature più all’avanguardia, è costituita da diversi strati di nylon sovrapposti in modo da resistere allo stiramento esterno, garantendo tuttavia una traspirazione ottimale del piede grazie al tessuto traforato che permette la fuoriuscita di calore. In questa tipologia di scarpa molto spesso a livello dell’arco e del tallone, e talvolta anche in prossimità della caviglia, sono posizionati degli inserti in TPU (uretano termoplastico) che assicurano una resistenza superiore nelle zone della tomaia a maggior rischio di abrasione.
La suola
La suola è composta dall’unione di intersuola e battistrada. Il battistrada è la parte che, avendo il contatto diretto con il terreno, è sottoposta a diverse sollecitazioni quali trazione, abrasione e flessione: motivo per il quale viene realizzata in gomma di carbonio, un materiale ad alta resistenza e durata, che viene lavorato a seconda dell’uso a cui la scarpa è destinata. Si presenta liscio nelle calzature pensate per superfici asfaltate, con sporgenze di medie dimensioni per terreni misti, a tasselli grossi e radi per fondi sterrati o erbosi.
L’ intersuola è lo strato che unisce la tomaia al battistrada e ha lo scopo di garantire ammortizzamento e stabilità. A seconda del grado di flessibilità che si vuole dare alla calzatura, essa viene realizzata con uno o più strati di EVA, un polimero formato da etilene e acetato di vinile dalle alte prestazioni. Tutte le principali aziende che producono scarpe sportive hanno brevettato un proprio sistema di ammortizzamento affiancandolo all’utilizzo dell’EVA espanso.
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Classificazione delle scarpe da corsa
Fermo restando l’utilizzo dei materiali sopra citati, in base al peso e al sistema di ammortizzamento di cui sono dotate a livello dell’intersuola, le scarpe da corsa si dividono 4 categorie principali:
- Superleggere (A1) di peso sempre inferiore a 200 gr. sono utilizzate a livello prettamente agonistico
- Intermedie (A2) di peso compreso tra 2oo gr. e 300 gr. sono utilizzate in gara e in allenamento professionale
- A massimo ammortizzamento (A3) di peso pari o appena superiore a 300 gr. si prestano agli usi più diversi perché offrono il miglior assorbimento degli impatti del terreno
- Stabili (A4) di peso superiore a 300 gr. sono pensate per chi nella corsa ha un movimento di pronazione accentuato (rotazione del piede verso l’interno)