Che tu sia un runner esperto o che ti stia avvicinando per la prima volta al mondo della corsa non potrai fare a meno della scarpa da running adatta alle tue esigenze. La corsa, così come ogni altro sport, va fatto con le dovute cautele. Correre senza mettere le scarpe giuste ai piedi può danneggiare le nostre articolazioni, costringerci a fermarci per un lungo stop, e nei casi peggiori addirittura ad abbandonare l’attività sportiva. Sul mercato sono disponibili diversi modelli di scarpe da running, pensate soddisfare ogni evenienza. Sono diversi i fattori in base al quale acquistare il prodotto giusto per te: il tipo di terreno, la distanza da percorrere, il peso del runner, così come va considerato se è una scarpa da usare allenamento o per le gare. Nell’articolo vedremo insieme cosa sono le scarpe da running con suola bassa e tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Com’è fatta una scarpa da running
Essenzialmente la scarpa da running si compone di 4 parti:
- Tomaia: è la parte superiore della scarpa, quella che concretamente avvolge il piede. Può essere fatta di materiali diversi, e deve assicurare la traspirabilità al piede;
- Intersuola: è una parte essenziale della scarpa, e si trova sotto la tomaia e appena sopra la suola. È la componente del prodotto che assicura l’ammortizzazione, attutendo ogni urto al suolo e proteggendo il piede e le articolazioni;
- Suola: È la parte inferiore della calzatura, e si trova sotto l’intersuola. È la componente che presenta i migliori accorgimenti per quanto riguarda l’aderenza. Questo in particolare per quanto riguarda le scarpe pensate su terreni accidentati, dove è necessario un maggiore grip;
- Conchiglia: È la parte posteriore della scarpa, ed è posta a protezione della zona del calcagno. La sua struttura deve essere molto solida e compatta.
Scarpa da running con suola bassa
La suola incide solo in parte sull’altezza della scarpa, che è determinata in misura altrettanto importante dall’intersuola. Come abbiamo visto, questa componente della calzatura ha una funzione fondamentale di ammortizzazione durante la corsa. Questo comporta che la capacità di assorbimento degli urti di questo modello è minore, e pertanto va consigliati a corridori che fanno agonismo o comunque molto esperti, che pesino al di sotto dei 70 kg e che corrano su percorsi brevi non accidentati. Nell’acquisto è bene quindi attribuire un’importanza solo residuale al fattore estetico, privilegiando la sicurezza nel fare sport.
Scarpe minimaliste
In base a vari criteri come il peso del runner e il tipo di fondo su cui correre, è possibile individuare varie categorie di scarpe da running. Quelle a suola bassa sono tradizionalmente classificate scarpe A0, più comunemente conosciute come minimaliste.
Sono calzature molto leggere, il cui peso al massimo arriva intorno ai 300 grammi. Il loro pregio principale è quello di assicurare la più ampia libertà di movimento possibile al piede, unite all’agilità che contraddistingue il runner sulle distanze brevi. Sono adatte sia alla competizione che all’allenamento che prevede ripetute veloci. Non sono scarpe consigliate ai runner poco esperti o che abbiano un peso superiore ai 75 kg, per le scarse capacità di ammortizzazione, come meglio chiarito prima.
I costi
La corsa è uno degli sport più economici che si possono fare. Non richiede infatti grandi investimenti. Non dobbiamo sottoscrivere un abbinamento, né tanto meno dobbiamo recarci lontano da casa ogni volta. Volendo possiamo correre per strada, semplicemente uscendo per le strade del nostro paese. Oltre alla giusta motivazione, specie se si è agli inizi, occorre l’adeguato abbigliamento, ed in particolare le scarpe giuste per noi. Questo è sostanzialmente l’unico reale costo legato a questa disciplina. I prezzi sono molto variegati, anche se il fattore economico va sì considerato, ma in subordine rispetto a quello della qualità della scarpa da running. Chi vuole seriamente approcciarsi al running deve considerare seriamente anche quelli che sono i rischi alle proprie articolazioni che potrebbero derivare da un’attività svolta senza le calzature adeguate. I prezzi partono da una base media di 40 euro a salire.
Durata della scarpa da running
Come ogni prodotto, anche la scarpa da running è soggetto all’usura del tempo. Ma tranquilli, ha una durata più che sufficiente. Basti pensare che ha una vita media che va tra i 600 e i 900 chilometri. Anche i runner più ostinati e che corrono assiduamente riusciranno a percorrere questa distanza in circa sei mesi, salvo imprevisti. È infatti buona abitudine controllare periodicamente le scarpe. Laddove presentino dei danni legati alla qualità del prodotto, potrete farla riparare gratuitamente, usufruendo della garanzia per il tempo previsto. Inoltre controllare la suola può fornirvi degli indizi molto utili sul vostro di correre (o di camminare). Se questo è sbagliato, potrete correre immediatamente ai ripari, evitando i danni che una cattiva postura comporta.